Il sorgo
Il sorgo è un cereale "antico" tutto da scoprire, è il quinto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale ed è naturalmente senza glutine.
La composizione chimica del sorgo è estremamente interessante da un punto di vista nutrizionale poiché la granella essiccata contiene molta fibra(circa 80%), proteine (7-14%), lipidi (2-3% superiore a quella del grano e del riso ma inferiore a quella del mais) e soprattutto carboidrati (20-30% amilosio e 70-80% amilopectina).
La modesta quantità di proteine è comunque rappresentata da alcuni aminoacidi essenziali, ma carente in altri come la lisina, che bisogna associare a quelli dei legumi per ottenere tutta la gamma necessaria d’aminoacidi.
Per questa sua composizione il sorgo è altamente digeribile e facilmente assimilabile, oltre a contenere importanti sali minerali come ferro, calcio, potassio e vitamine come la niacina (Vitamina B3) e la vitamina E che rendono quest’alimento ricco di proprietà nutritive.
Contiene inoltre antiossidanti naturali e fitocomposti quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi.
Il sorgo fa parte della famiglia dei cereali, una famiglia ricca di “personalità” diverse: i cereali sono tanti e a ciascuno corrisponde una differente qualità che permette svariate preparazioni.
Oltre a rappresentare una buona fonte d’energia nella nostra alimentazione (i cereali in generale dovrebbero costituire almeno il 60% dell’apporto nutritivo quotidiano con circa 330 kcal per 100 g d’alimento) la componente principale dei cereali (e degli pseudocereali, come quinoa, amaranto e grano saraceno) sono i carboidrati complessi, che si trasformano a poco a poco, durante il metabolismo, in molecole di glucosio più semplici, utili a rilasciare energia ma al contempo utili nel non determinare un innalzamento brusco dei valori di glicemia nel sangue (picco glicemico).
Com'è la pianta del sorgo
Il sorgo (Sorghum vulgare) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Graminacee, considerato il quinto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale dopo grano, riso, mais e orzo (6% della superficie totale a cereali, 3% della produzione).
Dal latino surgo (alzarsi = rapidità di sviluppo) è stata una delle prime piante ad essere coltivata (esistono reperti archeologici che risalgono al 2200 a.C.), grazie alla sua capacità di resistere alla siccità, conquistando l’occidente sotto forma di dolcificante (Sorghum vulgare var. saccharatum). Si ritiene che le forme attuali abbiano avuto la loro origine nelle zone tropicali dell’Africa centro-orientale e nelle montagne della Cina centrale e occidentale diverse migliaia d’anni fa.
Il Sorgo è coltivato prevalentemente nelle aree tropicali dell’Asia e dell’Africa, nel Nord America (gli USA sono i maggiori produttori mondiali), e nel Centro-Sud America. In Europa, invece, il sorgo da granella è coltivato prevalentemente in Francia e in Italia (soprattutto in Emilia Romagna e nelle regioni centrali quali Marche, Toscana, Umbria) che è seconda solo per superficie.
Nelle agricolture di sussistenza del Terzo Mondo la granella è utilizzata direttamente per l’alimentazione umana mentre nelle agricolture progredite è destinata all’alimentazione animale, in concorrenza con quella del mais, di cui ha analogo valore nutritivo. Negli USA, inoltre, una certa parte è indirizzata a trasformazione industriale in amido, zuccheri, sciroppo, alcol etilico, olio, etc.
Come tutti i cereali, le parti della pianta utilizzate sono rappresentate dal frutto (cariosside) per l’alimentazione umana o nel caso della pianta intera come sorgo da foraggio.
Il sorgo coltivato nella nostra azienda agricola è senza tannini (sostanze chimiche appartenenti ai polifenoli) i tannini, se presenti in quantità rilevanti, si comportano come sostanze anti nutrizionali poiché ostacolano la digeribilità e quindi l’assimilazione delle proteine, pregiudicando il valore nutritivo dell’alimento.
Come si usa il sorgo?
Il Sorgo può consumarsi in grani per preparare zuppe ed insalate fredde, oppure può macinato a grana fine o integrale.